Evitare i ritardi
L’infarto è causato dall’occlusione acuta improvvisa di una coronaria da parte di un trombo (un grumo di sangue) che determina la comparsa del dolore dell’infarto.
Più precoce è la sua cura, minori saranno i danni a distanza sul cuore. Per ogni minuto trascorso con il vaso chiuso maggiore è la perdita di cellule del muscolo cardiaco; se la cura viene attuata tempestivamente, almeno entro la prima ora, di solito il danno del muscolo cardiaco rimane di solito limitato.
In caso si rilevi un infarto, mentre si trasporta il paziente in ospedale, viene allestita una equipe di medici e infermieri pronti a eseguire la cura più idonea minimizzando il tempo in cui la coronaria rimane occlusa. La procedura principale da attuare è l’ angioplastica coronarica che consente di rimuovere il trombo e di riaprire l’arteria occlusa.
I dati scientifici hanno individuato la prima ora come il momento più critico anche perché nella prima ora si verifica la maggior parte degli arresti cardiaci.
Negli ultimi 50 anni, la mortalità per infarto nei pazienti arrivati in ospedale, si è ridotta dal 40% all’attuale 3% grazie alle moderne strategie di cura.
Al contrario, la mortalità per arresto cardiaco da infarto miocardico, prima di arrivare in ospedale, non si è ridotta e rimane di circa 1 decesso ogni 1000 abitanti all’anno nella provincia di Lodi.
In caso di sospetto attacco cardiaco, l’attivazione del 118 consente l’invio immediato di un’ambulanza e l’esecuzione rapida di un elettrocardiogramma che viene subito trasmesso in Ospedale.
Il ritardo decisionale del paziente
Un aspetto fondamentale su cui si può intervenire è il tempo decisionale, il tempo che una persona impiega per attivare i soccorsi adeguati quando avverte l’inizio dell’infarto.
Ogni persona, di qualunque livello culturale e sociale, quando avverte i sintomi dell’infarto, difficilmente realizza che i sintomi siano realmente quelli di un infarto, in media aspetta almeno 60 minuti prima di attivare i soccorsi e in oltre la metà dei casi non chiama subito il 118 ma aspetta, oppure si rivolge a familiari, amici oppure chiama il proprio medico curante e perde tempo preziosissimo per la sua salute.
Scopo del progetto “ritardo evitabile”
Scopo della campagna del ritardo evitabile è sensibilizzare il maggior numero di persone a riconoscere subito i sintomi dell’infarto e adottare l’unica strategia efficace cioè chiamare o far chiamare il 118 il più presto possibile.
L’obiettivo è azzerare il ritardo tra l’insorgenza dei sintomi e l’intervento da parte del 118.
Non bisogna sentire un parente o un vicino di casa, non bisogna aspettare che il sintomo passi da solo, non bisogna recarsi in pronto soccorso con mezzi propri.
Non bisogna avere paure di una malattia potenzialmente fatale ma di cui esiste una cura efficace!
PENSI DI AVERE UN INFARTO?
Pensi di avere un infarto?
Avverti un forte dolore, una forte oppressione, un senso di costrizione, un malessere intenso al petto?
Il disturbo si espande ad una o entrambe le braccia, alle spalle, al dorso, allo stomaco, al collo o alla mandibola?
Hai anche sudorazione, nausea o mancanza di respiro?
I disturbi durano da alcuni minuti?
Potresti avere un infarto
La sola strategia efficace è chiamare subito il 118
Chiama subito il 118 se pensi di avere un infarto
Non farti accompagnare al Pronto Soccorso da familiari o amici
Non guidare tu la macchina
Non chiamare il Tuo Medico
Perché devi chiamare subito il 118?
– Per iniziare subito le cure con il Personale del 118
– Per ricorrere alla defibrillazione precoce in caso di arresto cardiaco
– Per allertare i Medici dell’Ospedale e riaprire al più presto la coronaria chiusa
Campagne effettuate per il ritardo evitabile
Quattro Piazze per il Cuore
Lo scopo dell’iniziativa “Quattro piazze per il cuore” è stato far aumentare la sensibilizzazione alla prevenzione cardiovascolare, alla chiamata precoce del 118 in caso di infarto, all’uso del defibrillatore semi-automatico sul territorio ed alla riabilitazione dopo l’infarto.
RESPONSABILI DEL PROGETTO
• USC Cardiologia Lodi – AO Provincia di Lodi
• Rotary Club Adda Lodigiano
• Associazione Amici del Cuore Roberto Malusardi
PATROCINI E ALTRE FIGURE COINVOLTE
Patrocinio di:
• ASL di Lodi
• Provincia di Lodi
• Comuni di Casalpusterlengo , Codogno , Lodi , S. Angelo Lodigiano
Coinvolgimento di:
• AREU – 118
• Associazioni di volontariato Amici Nuovi di Bargano
• Croce Rossa Italiana
• Croce Bianca
• Croce Casalese
DATE DELLA MANIFESTAZIONE
Lodi: 20 Aprile 2013
Casalpusterlengo: 12 maggio 2013
Sant’Angelo Lodigiano: 26 maggio 2013
Codogno: 21 settembre 2013
PROGETTO RITARDO EVITABILE NELLE SCUOLE
SCOPO DEL PROGETTO
Ormai da molti anni sono state effettuate iniziative di sensibilizzazione dei ragazzi in età scolare alle problematiche della attivazione precoce dei soccorsi alle persone colpite da una crisi cardiaca e dell’utilizzo del defibrillatore semi-automatico da parte di personale non sanitario in caso di arresto cardiaco.
Si ritiene che i ragazzi abbiano da una parte una particolare facilità ad apprendere abilità e schemi di comportamento adeguati e dall’altra la giusta sensibilità per contribuire a diffondere la cultura del soccorso precoce sul territorio.
La nostra iniziativa, “PROGETTO RITARDO EVITABILE NELLE SCUOLE” ha avuto per scopo la sensibilizzazione dei ragazzi alla tematica della chiamata precoce del 118 in caso di dolore toracico sospetto per attacco cardiaco.
FASI DELL’INIZIATIVA
L’iniziativa si è svolta nell’anno scolastico 2012-2013 e si è sviluppata attraverso le seguenti fasi:
a. Interventi in classe con una relazione sul tema del ritardo evitabile
b. Realizzazione da parte dei ragazzi di un disegno che illustrasse i messaggi principali della campagna
c. Esposizione dei disegni in occasione dei altre iniziative rivolte a ridurre il ritardo evitabile
a. Interventi in classe
Aspetti organizzativi degli interventi:
– L’invito è stato rivolto alle Scuole secondarie di primo grado della Provincia di Lodi.
– Ogni intervento si rivolgeva ad una o due classi (fino ad un massimo di 50 ragazzi contemporaneamente). La durata di ogni intervento è stata di 90 minuti circa.
– Sono stati raggiunti complessivamente circa 800 studenti in scuole distribuite in tutto il territorio lodigiano.
Lezione sul ritardo evitabile:
– L’infarto miocardico e le complicazioni più frequenti all’esordio dell’infarto
– Come si attiva il 118 e come interviene il 118
– Come si cura una persona con infarto miocardico acuto
– L’importanza di scegliere la strategia più efficace per attivare i soccorsi in caso di dolore toracico: il “ritardo evitabile”
– Dimostrazione sull’utilizzo del DAE
b. Realizzazione dei disegni sui temi presentati in classe
– Abbiamo ritenuto che il breve percorso formativo realizzato con gli interventi potesse lasciare una traccia più forte se integrato con la seconda fase del progetto, la realizzazione di un disegno sui temi presentati in aula.
– Si è chiesto ai ragazzi di preparare un disegno da esporre in occasione della manifestazione “Quattro piazze per il cuore” e che potesse essere inserito in depliant e manifesti del progetto ritardo evitabile
– Tipologie disegni: abbiamo proposto:
I. Realizzazione di un disegno artistico di contenuto narrativo. Ad esempio rappresentare la persona col dolore e raccontare il comportamento dei familiari-amici, oppure l’arrivo del 118.
II. Realizzazione di un manifesto che comprendesse uno slogan accompagnato da un’immagine sintetica che lo esplicasse visivamente.
c. Esposizione dei disegni
I disegni sul ritardo evitabile sono stati esposti al pubblico in occasione di una manifestazione “Quattro piazze per il cuore” in ognuno dei quattro centri in cui si è svolta (Lodi, Sant’Angelo Lodigiano, Casalpusterlengo e Codogno).
Inoltre i disegni sono tuttora esposti a rotazione sul maxi schermo presente all’ingresso dell’Ospedale di Lodi
PREVENZIONE E SCREENING SUL TERRITORIO
L’associazione ha realizzato iniziative di sensibilizzazione e di screening della popolazione in diversi Comuni del lodigiano, con la collaborazione della Associazione Amici Nuovi.
In diversi Comuni sono state organizzate negli anni 2012-2014 incontri con la popolazione sul tema della prevenzione cardiovascolare.
A seguire negli stessi Comuni si sono tenute giornate di screening cardiovascolare rivolto a soggetti non affetti da patologie cardiache di età compresa tra 35 e 65 anni. Ogni partecipante è stato sottoposto alla raccolta della storia clinica, visita medica ed elettrocardiogramma, e sono stati forniti consigli sullo stile di vita e la necessità di eventuali ulteriori accertamenti.
Maggiori Informazioni